Lotto Astrazeneca bloccato in tutta Italia dopo la morte del professore di clarinetto
Nessuna evidenza scientifica che permetta stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali: ora non resta che attendere l'esito dell'esame autoptico.
La Regione ne aveva già sospeso l’utilizzo, oggi la Procura di Biella ha bloccato – in via precauzionale – l’utilizzo in tutta Italia dello stesso lotto del vaccino Astrazeneca somministrato a Sandro Tognatti (nella foto), il professore di clarinetto di 57 anni di Cossato (Biella), insegnante al conservatorio di Novara e membro dell’orchestra Rai di Torino, che è morto ieri, domenica 14 marzo 2020, per un malore il giorno dopo aver ricevuto la dose.
Lotto Astrazeneca bloccato in tutta Italia
Una decisione che ha riflessi sul piano nazionale: lo ha confermato poco fa ad esempio anche il governatore Veneto Luca Zaia, durante il giornaliero incontro coi giornalisti: “Il lotto ritirato è quello piemontese, che comprendeva 41.300 dosi, noi ne abbiamo usate 20.952, ne restano 20.348“.
Ecco la nota ufficiale della Procura, riportata da Prima Biella:
A seguito del decesso di Sandro Tognatti cui era stato inoculato il vaccino anti SARS – CoV – 2 prodotto dalla società “AstraZeneca”, la Procura della Repubblica di Biella, previa apertura di procedimento penale contro ignoti in ordine al delitto p. e p. dall’art. 589 c.p., ha proceduto al sequestro preventivo d’urgenza sull’intero territorio nazionale del lotto cui apparteneva la fiala di vaccino somministrata. Il provvedimento interviene a seguito della decisione della Regione Piemonte di sospendere “momentaneamente” la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” rientrante nel lotto ABV5811, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria e della Commissione di Vigilanza del Farmaco.
Si precisa che il provvedimento cautelare è stato attuato in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” e il decesso di TOGNATTI Sandro, tuttavia, la concomitanza temporale tra il decesso del predetto e la somministrazione del vaccino rientrante nel lotto, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti “gravi”, non può escludere – allo stato – la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato.
L’accertamento della sussistenza di tale nesso eziologico richiede necessariamente l’espletamento di un’autopsia, la quale stabilirà le cause del decesso; tali accertamenti, tuttavia, richiedono delle tempistiche che – seppur accelerate a fronte della gravità del fenomeno – non collimano con la campagna di vaccinazione, la quale è tutt’ora doverosamente in atto. Occorre quindi evitare che la prosecuzione delle relative somministrazioni sull’intero territorio nazionale possa causare ulteriori conseguenze (lesive o mortali), le quali vanno certamente evitate finché non si raggiunge completa certezza in ordine alla non riconducibilità del decesso di TOGNATTI Sandro alla predetta somministrazione.