L'incontro

Questione depositi rifiuti radioattivi, la Provincia si riunirà per discuterne

Si è espresso anche il governatore Cirio: "E' inaccettabile, una decisione presa senza confronto".

Questione depositi rifiuti radioattivi, la Provincia si riunirà per discuterne
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E' prevista per domani, giovedì 7 gennaio 2021, una riunione tra i vertici delle Amministrazioni locali della Provincia di Alessandria per discutere circa la notizia delle 6 aree nel territorio individuate dalla Cnapi (Carta delle aree potenzialmente idonee) ossia la mappa delle zone che potranno ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani.

Questione depositi rifiuti radioattivi, la Provincia si riunirà per discuterne

La notizia relativa all'individuazione di 6 aree idonee alla possibilità di costruzione di depositi per rifiuti radioattivi nel territorio Alessandrino ha generato reazioni polemiche da parte dei rappresentanti delle Amministrazioni locali. In questo senso, la Provincia ha previsto un incontro per domani, giovedì 7 gennaio 2021, per discutere della questione. Lo stesso presidente della Giunta provinciale, Gianfranco Baldi, ha ribadito come queste delicate tematiche si possono progettare ma vanno discusse con chi governa i territori locali, senza creare ulteriore allarmismo e preoccupazione.

La prima reazione contradditoria era arrivata da Gianluca Colletti, primo cittadino di Castelletto Monferrato, uno dei Comuni interessati dalle aree a cui potrebbe essere destinato il deposito di rifiuti radioattivi. Nel suo profilo Facebook il video, trasmesso in diretta, del suo dissenso.

Anche l'assessore all'Ambiente di Alessandria, Paolo Borasio, ha commentato con un tono semi-sarcastico la notizia sui depositi di rifiuti radioattivi in Provincia:

"Personalmente e come assessore all'ambiente sono contrario ad una nuova discarica per i rifiuti urbani sul territorio di Alessandria, figuriamoci per quelli nucleari".

Nel corso della giornata di oggi, mercoledì 6 gennaio 2021, si terrà un incontro online tra i sindaci del territorio nel quale si definirà una linea da presentare alla videoconferenza programmata per domani con il presidente della Provincia.

L'intervento di Cirio

Sulla questione, nel corso della giornata di ieri, lunedì 5 gennaio 2021, è intervenuto anche il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio:

"Trovo assurdo che una scelta di questa portata sia stata assunta senza un minimo confronto con la Regione e i sindaci dei territori. È inaccettabile che da Roma piovano di notte sulla testa dei cittadini piemontesi decisioni così importanti e delicate che riguardano le nostre vite".

Oltre alle 6 aree individuate nel territorio Alessandrino (Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargnento, Fubine-Quargnento, Alessandria-Oviglio, Bosco Marengo-Frugarolo, Bosco Marengo-Novi Ligure, Castelnuovo Bormida-Sezzadio), la Cnapi ne ha selezionate altre due in Piemonte nella provincia di Torino (Caluso-Mazzè-Rondissone e Carmagnola).

Le associazioni agricole si oppongono

Fortemente opposte alla notizia anche la Confederazione italiana agricoltori di Alessandria e Coldiretti. Cia Alessandria esprime forte preoccupazione a seguito del documento emanato ieri, lunedì 5 gennaio 2021, dal Sogin, approvato dai Ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, che elenca le aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti nucleari. La provincia di Alessandria è fortemente coinvolta nel progetto con oltre mille ettari ipotizzati per la costruzione delle strutture, insieme alla provincia di Torino. Si espongono con queste parole il presidente Cia Alessandria Gian Piero Ameglio e il direttore Paolo Viarenghi:

"Siamo perplessi sulle modalità di realizzazione del progetto: le Organizzazioni agricole non sono state coinvolte nella sua stesura e apprendiamo a cose fatte le prime informazioni, che risultano essere ancora poco esaustive. Seguirà nelle prossime settimane la fase di consultazione, in cui esprimeremo la nostra forte preoccupazione sull'impatto che questo progetto avrà sull'agricoltura del nostro territorio, ricca di terreni a vocazione orticola e cerealicola nelle zone prese in esame. Le produzioni di qualità non potranno essere ritenute tali, in futuro, se coltivate accanto a scorie nucleari. Questo avrebbe conseguenze gravissime sull'economia del nostro territorio".

Forti dubbi sono stati anche manifestati da Coldiretti Alessandria, la quale è convinta della necessità di preservare la natura agricola del territorio.

La posizione di Salvini

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, non ha preso bene la notizia e ha voluto esprimersi in questo modo a riguardo:

"Il governo si conferma incapace, pericoloso e arrogante anche sul tema del deposito nazionale di rifiuti radioattivi in Piemonte, e a nulla servono le ridicole spiegazioni delle ultime ore. Il governo non ha consultato gli enti locali (che in qualche caso avrebbero preso in considerazione l’idea, anche per ottenere compensazioni economiche) e dopo un lunghissimo silenzio i cittadini scoprono che potrebbero ritrovarsi le scorie anche in zone ad alta densità agricola o industriale. Sinistra, Conte e 5Stelle fanno male al Piemonte e a tutta Italia: perché non si preoccupano di erogare i fondi di compensazione del nucleare che in Piemonte attendono da troppo tempo?"

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